Una nuova ondata di Covid-19 ha attraversato la Cina. A differenza dell’Occidente, la linea del governo di Pechino sembra chiara: l’emergenza finirà solo quando ci saranno 0 casi di Covid 19.
A Shanghai, ad esempio, 25 milioni di persone sono state confinate nelle loro case da fine marzo nel tentativo di arginare la fuga del Covid. In tal modo, oltre a raggiungere l’obiettivo sanitario di debellare le infezioni, la Cina sta mettendo a dura prova le reti logistiche nazionali e infliggendo un duro colpo alle attività del settore manifatturiero, edile e dei servizi.
Queste continue chiusure locali e nazionali causano gravi ritardi nella catena logistica, creando un effetto domino sull’economia globale. Shanghai è stata paralizzata dalle rigide misure imposte da Pechino, che hanno causato la chiusura di uno dei porti per container più trafficati del mondo. Con l’aumento dei contagi, il governo centrale ha anche imposto regole severe agli autisti di camion che entrano in città per rifornire negozi e fabbriche di merci raccolte dai porti marittimi del Paese.
Ciò ha aumentato i costi e reso meno efficiente il trasporto di merci dentro e fuori la città.
Le foto della città di Shanghai mostrano lunghe file di navi portacontainer in attesa di scaricare le merci.